Aggioranto il 4 Novembre 2025 da Marcello Massa
Un verbale di rinuncia al compenso dell’amministratore è un documento redatto dal consiglio di amministrazione o dall’assemblea di una società in cui l’amministratore comunica ufficialmente la propria decisione di non percepire, in tutto o in parte, il compenso che gli sarebbe spettato per la carica ricoperta. Questo verbale serve a rendere formale e opponibile a terzi la rinuncia, assicurando che la società non dovrà corrispondere quanto originariamente previsto come remunerazione e permettendo una corretta gestione contabile e fiscale dell’operazione.
Come compilare un verbale rinuncia compenso amministratore
Quando si redige un verbale di rinuncia al compenso da parte dell’amministratore di una società, è fondamentale che il documento sia dettagliato, preciso e conforme alla normativa vigente, così da garantire la validità giuridica dell’atto e tutelare sia la società sia l’amministratore stesso. La stesura inizia sempre riportando l’intestazione, dove devono essere indicati i dati identificativi della società, come la denominazione sociale completa, la forma giuridica, la sede legale e il numero di iscrizione al Registro delle Imprese. Segue la data e il luogo in cui viene redatto il verbale, elementi essenziali per la corretta collocazione temporale e territoriale dell’atto.
All’interno del verbale è necessario precisare quale organo sociale si sta riunendo: se si tratta di una delibera del consiglio di amministrazione, bisogna riportare la composizione del consiglio, i nominativi dei presenti, l’eventuale presenza del presidente e del segretario, nonché la regolarità della convocazione e la validità della seduta secondo lo statuto sociale. Qualora la rinuncia venga formalizzata in sede di assemblea, vanno specificati i dati relativi agli aventi diritto intervenuti, la regolarità della costituzione dell’assemblea e l’ordine del giorno, che deve includere il punto relativo alla rinuncia del compenso.
Il cuore del verbale è rappresentato dalla dichiarazione esplicita da parte dell’amministratore interessato circa la sua volontà di rinunciare, totalmente o parzialmente, al compenso spettante per la carica ricoperta. È opportuno che tale dichiarazione sia chiara, inequivocabile e non soggetta a condizioni, così da evitare future contestazioni. Deve essere specificato a quale periodo si riferisce la rinuncia: se riguarda l’intero mandato, un esercizio sociale specifico oppure solo determinate mensilità o quote. È altrettanto importante chiarire se la rinuncia ha effetto retroattivo su compensi maturati ma non ancora percepiti, oppure se riguarda esclusivamente compensi futuri. In ogni caso, la volontà dell’amministratore deve essere liberamente espressa, senza vincoli o pressioni, e deve risultare dal verbale che tale decisione è stata assunta in piena consapevolezza dei propri diritti.
Il verbale deve inoltre menzionare che la rinuncia è a titolo gratuito e irrevocabile, oppure, se previsto, che può essere revocata in futuro con una nuova comunicazione o delibera, secondo quanto stabilito dallo statuto o da eventuali accordi tra le parti. È opportuno riportare eventuali motivazioni, anche se non obbligatorie: possono essere di natura personale, gestionale o strategica per la società. Tali motivazioni contribuiscono a chiarire il contesto e a dimostrare la trasparenza dell’operazione.
Un aspetto di rilievo riguarda le conseguenze contabili e fiscali della rinuncia: il verbale può specificare che la società prenderà atto della decisione dell’amministratore e provvederà, tramite l’ufficio amministrativo o la funzione competente, agli eventuali adempimenti conseguenti, come la rettifica dei costi iscritti a bilancio e la corretta registrazione ai fini fiscali. Questo passaggio è importante perché la rinuncia al compenso può avere effetti sulla determinazione del reddito imponibile della società e sulla posizione fiscale dello stesso amministratore.
Al termine del verbale, è essenziale che sia previsto lo spazio per la sottoscrizione da parte dei partecipanti alla riunione, con particolare riguardo alla firma dell’amministratore che effettua la rinuncia e, se previsto, del presidente e del segretario del consiglio o dell’assemblea. Infine, il documento deve essere conservato agli atti sociali e, se richiesto dalla normativa o dallo statuto, può essere necessario procedere al deposito presso il Registro delle Imprese, soprattutto se la rinuncia comporta una modifica delle condizioni contrattuali degli organi amministrativi.
In sintesi, la redazione di un verbale di rinuncia al compenso dell’amministratore richiede attenzione a tutti gli aspetti formali e sostanziali, al fine di garantire la piena validità e opponibilità del documento sia nei confronti dei soci sia di terzi, nonché la corretta gestione degli adempimenti societari, contabili e fiscali conseguenti.
Fac simile verbale rinuncia compenso amministratore
VERBALE DI RINUNCIA AL COMPENSO DELL’AMMINISTRATORE
L’anno ____, il giorno ____, nel Comune di ____, presso la sede legale della società ____, Codice Fiscale ____, si è riunito il Consiglio di Amministrazione.
Sono presenti:
- _____
- _____
-
Il Presidente, ____, preso atto della presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e si passa alla trattazione del seguente punto all’ordine del giorno:
Rinuncia al compenso da parte dell’Amministratore
L’Amministratore Sig./Sig.ra ____, codice fiscale ____, dichiara di rinunciare irrevocabilmente, con effetto dal ____, al compenso spettantegli/le in qualità di Amministratore della società ____, per l’esercizio sociale in corso e per i successivi, fino a nuova comunicazione.
Il Consiglio prende atto della dichiarazione di rinuncia e ne delibera l’accettazione, dando mandato agli uffici competenti di effettuare le relative annotazioni e comunicazioni.
Null’altro essendovi da deliberare, la seduta viene tolta alle ore ____.
Letto, approvato e sottoscritto.
Il Presidente
Il Segretario
_____L’Amministratore rinunciante

Marcello Massa
Marcello Massa, un nome ormai sinonimo di eccellenza nel campo della comunicazione scritta, è un autore e consulente esperto riconosciuto per le sue guide innovative su come scrivere lettere e mail efficaci.